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Batteria Lenovo C430

I nuovi Monitor Apple potrebbero essere rivoluzionari. Non solo offriranno risoluzione 5K, particolarità già vista negli iMac 27″ top della gamma, ma potrebbero integrare anche una GPU. È il sito 9to5Mac a lanciare la voce, partendo dall’assenza dai vari store Apple dei monitor Thunderbolt Display, dispositivi ormai datati e non più in grado di competere con quanto offerto dalla concorrenza.Secondo il sito statunitense, alla Worldwide Developers Conference (WWDC) saranno proprio questi display a rappresentare la principale novità hardware, catalizzando l’attenzione del pubblico nel keynote con gli eventi di kickoff previsti per lunedi 13 giugno al Bill Graham Civic Auditorium di San Francisco.

Intanto ci piacerebbe che sostituisse sia il MacBook Air che il Pro. Un unico modello da 14 pollici, con scocca in alluminio di qualità aeronautica super sottile e potenziata, magari con un profilo notevolmente più filante dell’attuale. Un unico prodotto con fattore di forma analogo all’attuale per ingombro di superficie ma con un rapporto cornice/schermo migliore a favore di quest’ultimo, come accade con il MacBook 12 che ha la stessa forma più o meno del MacBook Air ma uno schermo più grande grazie alla cornice ridotta. Ovviamente, accanto al modello 14, arriva anche quello da 16 pollici. Poi, tastiera che non faccia compromessi con il nuovo modello del MacBook 12 e mantenga una corsa e dimensione più amichevoli, assieme a un nuovo sistema di illuminazione tasto per tasto e a un sistema di scrittura comodo e funzionale. La striscia Oled è interessante e gli usi potrebbero essere molti. Sicuramente da provare, ma certo non che sostituisca tutta la parte della tastiera, perché anche con feedback aptico è impossibile scrivere su tastiera virtuale su schermo come si fa con la tastiera fisica degli attuali computer.

Veniamo alle connessioni. Oltre a tutto quello che già c’è per il wireless (con l’aggiunta di un chip NFC) cambia la serie di connessioni fisiche. Thunderbolt 3, Usb 3, ma anche due o tre Usb-C. E niente I/O audio. Inoltre, tasto touch ID integrato con la scocca del computer, per rendere sicura definitivamente anche l’esperienza d’uso del Mac oltre che degli iPhone e iPad sia per lo sblocco che per l’autenticazione con siti e sistemi di sicurezza. Il telefono della Apple potrà funzionare per prossimità anche da sblocco remoto (e blocco quando il telefono si allontana con il suo proprietario). In più, sim dati virtuale integrata da Apple.

Processore di ultima generazione, anche se qui le perplessità sono maggiori visto che Intel sta facendo fatica e resistenza nella produzione di grandi quantità degli ultimi processori Skylake, ma di questi stiamo parlando, nelle varianti appropriate per questa tipologia di Mac che hanno una vocazione in parte professionale.. Nel formato da 14 pollici niente scheda grafica discreta mentre la musica cambia per il modello più grande da 16 pollici, che ha lo spazio per accomodare una soluzione più prestante dei SOC integrati di Intel.

Se davvero la data di consegna è il quarto trimestre del 2016, cioè dopo l’estate, la WWDC potrebbe non essere il momento del lancio. L’evento di Apple dedicato agli sviluppatori è dedicato alle tecnologie software, ovviamente, ma adesso l’attesa di nuovi Mac che risolvano il problema dell’obsolescenza dei MacBook Air (destinati probabilmente a rimanere a prezzo ribassato) sta diventando importante. Sarebbe un grande errore sostengono in molti rimandare troppo il lancio dei nuovi prodotti, considerano che l’estate è comunque il periodo in cui molti fanno acquisti di tecnologia anche importanti, perché a settembre devono iniziare università, nuove classi, nuovi lavori. Infine l’audio: Apple deve potenziare questa parte del MacBook visto che la concorrenza sta facendo progressi notevoli in questo settore: i portatili ultrasottili di Asus, Lenovo e altri stanno infatti portando schermi e soprattutto capacità audio fuori della norma, difficilmente paragonabili a quelle dei Mac di adesso.

L’ultima cosa che vorremmo, oltre all’audio più potente, è una grande autonomia di batteria. Abbiamo fatto dodici, potremmo fare sedici. E con questo sostanzialmente si chiuderebbe il problema di avere una batteria di scorta e addirittura, avendo la USB-C a disposizione, il MacBook potrebbe diventrare un powert bank per altri apparecchi oppure farsi ricaricare da power bank esterne. Vedremo. Mai come quest’anno l’aggiornamento dei Mac portatili si è fatto desiderare. Il miglioramento con il MacBook 12 è stato relativo, adesso è il momento delle cose grandi che piacciano a tutti. Ormai in un era tutta tecnologica, per non rimanere mai a secco con la carica dei vostri dispositivi, bisogna far affidamento ai powerbank per aver sempre “quel po’ in più” per arrivare a fine serata o non perdersi news, chiamate e quant’altro. In caso di dispositivi di piccola o media taglia come smartphone o tablet un powerbank, piccolo per quanto possa esserlo in dimensioni, pò contenere anche tanta carica da permettere più ricariche di ciascun dispositivo.

E quando è il vostro ultrabook, notebook, netbook, che necessita di una presa di corrente, a rimaner a corto di energia? O si ha la fortuna di potersi appoggiare in un qualche cafè, bar o ristorante per caricarlo quella mezz’ora o ora intera oppure…si ha uno Xtorm AL390 nello zaino o borsa: si forse un peso un po’ più eccessivo rispetto ad un classico powerbank, ma sicuro non vi porterete dietro quelle preoccupazioni di rimanere a piedi con il vostro portatile ovunque voi siate.Una volta aperta la scatola vi renderete conto subito, che la sua maestosità in termini di funzionalità e capacità è stata ben concentrata, rendendo il powerbank AL390 molto confortevole ed ergonomico da portarsi dietro, che sia uno zaino, una borsa o addirittura a mano se tenete il tutto nella sacchetta di trasporto.

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4930-batteria.html Batteria Lenovo 42T4930

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-42t4931-batteria.html Batteria Lenovo 42T4931

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-asm-p_n-42t4928-batteria.html Batteria Lenovo ASM P/N 42T4928

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-asm-p_n-2t4930-batteria.html Batteria Lenovo ASM P/N 2T4930

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-fru-p_n-42t4929-batteria.html Batteria Lenovo FRU P/N 42T4929

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-fru-p_n-42t4931-batteria.html Batteria Lenovo FRU P/N 42T4931

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-thinkpad-edge-e130-batteria.html Batteria LENOVO ThinkPad Edge E130

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-thinkpad-edge-e135-batteria.html Batteria LENOVO ThinkPad Edge E135

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-thinkpad-edge-e330-batteria.html Batteria LENOVO ThinkPad Edge E330

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-thinkpad-edge-e335-batteria.html Batteria LENOVO ThinkPad Edge E335

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-e280-batteria.html Batteria LENOVO E280

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-e660-batteria.html Batteria LENOVO E660

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-e255-batteria.html Batteria LENOVO E255

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-120-batteria.html Batteria LENOVO 120

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-c430-batteria.html Batteria Lenovo C430

Di pulsanti per interagire con l’AL390 ne abbiamo due, di cui uno switch: sulla parte frontale è presente il pulsante Check/On che servirà a controllare lo stato di carica della batteria interna, indicato in percentuale in scala del 25% con i quattro Led Blu oppure ad accendere il powerbank in modo da poter dar via alla ricarica dei dispositivi. In caso di inattività di ricarica il dispositivo dopo 5 minuti circa automaticamente si spegnerà in modo da preservare al meglio la ricarica rimanente.Lo switch menzionato prima è quello che, una volta acceso il powerbank, vi permetterà di mettere in funzione la porta AC da 230V per caricare dispositivi che necessitano di una presa di corrente come laptop, una lampada, un rasoio elettrico o altri oggetti del genere. Lo switch acceso accenderà un Led rosso che appunto vi indicherà che la porta è attiva e al suo interno sentirete un leggero rumore, simile ad un motorino, che servirà a generare la corrente AC.

Infine sul lato abbiamo la porta DC che serve per ricaricare il powerbank con il caricatore incluso in confezione da 2A. Inoltre avrete anche un adattatore con attacco EU che servirà sia per adattare il caricatore del powerbank alle nostre prese di corrente, sia per ricaricare quei dispositivi con attacchi UK e USA direttamente dal powerbank dalla sua porta AC.Per una panoramica ancora più completa non perdetevi la video recensione che trovate qui sotto.

E’ un powerbank di tutto rispetto, con una capacità, sì un pò fuori dagli standard, ma comunque se ne son visti di più capienti. La sua peculiarità che lo rende unico è appunto la presa di corrente che vi libererà appunto da tutti i pensieri di dover trovare una presa di corrente ovunque siate per ricaricare o alimentare il vostro laptop principalmente oppure qualsiasi altro dispositivo.Prezzo un pò proibitivo: 199€ sul sito Xtorm spese di spedizione incluse, ma che siam sicuri ne valga la pena per la peculiarità di cui dispone, per ora unica nel suo genere.Fateci sapere se vi interessa come prodotto e vedremo, grazie alla partnership con Xtorm, di farvi avere un buon codice sconto per acquistarlo.

Se la batteria scarica è il peggiore dei vostri incubi, non dovrete (quasi) più preoccuparvi. Dagli Stati Uniti (dalla University of Washington per essere precisi) arriva una nuova tecnologia che potrebbe ridurre i consumi energetici dei dispositivi mobili e garantire una connettività Bluetooth più veloce e, soprattutto, più sicura. Si chiama Wi-Fi passivo e permette di inviare pacchetti dati tra dispositivi compatibili con il protocollo IEEE 802.11 con un consumo energetico 10 mila volte inferiore rispetto a quello di un normale modulo Wi-Fi.

Merito di una tecnica di riflessione che permette di indirizzare le onde radio verso la fonte e creare un ponte comunicativo tra due dispositivi wireless con un consumo quasi nullo di energia elettrica. Al momento, ci tengono a precisare gli scienziati statunitensi, si tratta solamente di un primo prototipo e la tecnologia è ancora perfezionabile (soprattutto sul versante della velocità di connessione). Rappresenta, però, un esempio di come ci si potrebbe muovere nel campo della connettività per far sì che la batteria scarica non sia più un problema assillante.

Il Wi-Fi passivo Una rete senza fili necessita, solitamente, di un dispositivo di rete dotato di due sistemi radio che gestiscano le onde in ingresso e in uscita. Un sistema complesso, che richiede un dispendio energetico non indifferente: oltre all'apparato hardware, è necessario un software che sappia riconoscere il rumore prodotto da altri dispositivi (la banda da 2,4 gigahertz, ad esempio, è usata anche dai telefoni cordless, dai baby monitor e dai forni a microonde) in modo da annullarne le interferenze e trasmettere un segnale il più possibile forte e pulito.

Nel Wi-Fi passivo ideato dai tecnici della University of Washington, invece, non c'è alcuna trasmissione. O, per meglio dire, c'è un solo router Wi-Fi centrale che trasmette il segnale, mentre gli altri dispositivi di rete si occupano esclusivamente di "rimbalzare" le onde radio. Una soluzione all'insegna del risparmio energetico: sfruttando una particolare tecnica di riflessione è possibile stabilire un canale di comunicazione con un consumo nell'ordine dei 10-50 microwatt (dove un microwatt corrisponde ad un millesimo di milliwatt) contro le centinaia di milliwatt richiesti da un normale chip Wi-Fi. La tecnica backscatter

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-c430a-batteria.html Batteria Lenovo C430A

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-3000-e370-batteria.html Batteria Lenovo 3000 E370

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-3000-y100-batteria.html Batteria Lenovo 3000 Y100

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-v560-batteria.html Batteria Lenovo IdeaPad V560

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http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-u450-batteria.html Batteria Lenovo IdeaPad U450

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-u450a-batteria.html Batteria LENOVO IdeaPad U450A

http://www.batteria-portatile.com/lenovo-ideapad-u450p-batteria.html Batteria LENOVO IdeaPad U450P

I ricercatori statunitensi si sono concentrati sul backscatter o backscattering, un fenomeno fisico che descrive la riflessione di materia, onde, segnali o energia radiante sfruttando i principi della riflessione diffusa (opposta, in questo caso, alla più nota riflessione speculare). Il risparmio energetico è assicurato dal fatto che i dispositivi che adottano backscattering non emettono alcun segnale, ma riflettono passivamente le onde inviate da un altro device. In questo modo è possibile stabilire ugualmente un ponte comunicativo (una rete senza fili) tra due o più dispositivi, senza che ci sia bisogno di scaricare la batteria del computer portatile, dello smartphone o dello smartwatch.

La riflessione diffusa è causata dai primi strati di atomi e molecole che si trovano sulla superficie di un oggetto. Il reticolo atomico, a seconda della sua composizione, si "oppone" al passaggio di alcune frequenze delle onde elettromagnetiche incidenti, riflettendole verso l'esterno, in direzione casuale. Altre frequenze passeranno invece oltre e saranno così assorbite, in genere provocando un riscaldamento dell'oggetto stesso. Questo fenomeno, ad esempio, influenza la percezione dei colori da parte dell'occhio umano: un fascio di fotoni incidente "rimbalza" sul reticolo atomico di un oggetto a seconda della propria frequenza e quindi del proprio colore, i fotoni assorbiti riscalderanno l'oggetto mentre quelli che torneranno indietro verso l'occhio umano daranno il colore all'oggetto illuminato. Come visto, dunque, il backscattering è determinato dalla riflessione delle onde (di luce o elettromagnetiche) da parte del reticolo atomico di un oggetto. Per questo motivo è così "elettricamente sostenibile": non sono necessari ripetitori o altri dispositivi che attivamente "rimbalzano" il segnale, ma è sufficiente affidarsi ai legami atomici che, passivamente, svolgono la funzione di antenne ripetitrici.

Quindi, Donatella Romeo ha poi dato ai ragazzi suggerimenti precisi: «Noi – ha sottolineato - facciamo indagini periodiche sui titoli di studio e sui profili professionali richiesti dal mercato del lavoro e rispetto al passato non c’è una indicazione specifica o prevalente, quindi seguite le vostre passioni e studiate, perché questo è il vero modo per avere successo». E l’impegno e il rigore dei “giovani imprenditori” di Color campus è stato ulteriormente premiato: per quattro di loro è un previsione un campo estivo alla Fondazione di William Salice per un approfondimento del loro percorso formativo. Sollecitata dagli stessi studenti, la Camera di Commercio ha dato appuntamento nella prossima annualità per il follow up e per nuovi progetti.

I visori per la realtà virtuale, come Oculus Rift e HTC Vive, devono essere collegati ad un computer abbastanza potente in grado di generare immagini in alta risoluzione. MSI e HP hanno trovato una soluzione ingegnosa per consentire una maggiore libertà di movimento all’utente. I due produttori hanno realizzato un backpack PC che contiene tutti i componenti hardware e che può essere indossato come uno zaino. Il PC di MSI verrà mostrato al Computex 2016, mentre quello di HP è ancora un work in progress.Anche se è complesso determinare quale possa essere l'influenza del Wi-Fi passivo sul consumo della batteria di uno smartphone o di un altro dispositivo mobile alimentato a batteria, gli studiosi statunitensi sono sicuri che la nuova tecnologia basata sul backscattering porterà sicuramente dei miglioramenti. Consumando poche decine di milliwatt, infatti, il Wi-Fi passivo può essere paragonato, come consumo energetico, a un modulo Wi-Fi "normale" lasciato spento. Il consumo di energia è quindi ridotto all'osso, senza però che la trasmissione dei dati ne risenta. Nel momento in cui questa tecnologia avrà una diffusione capillare si stima che permetterà di risparmiare energia per un controvalore di diverse centinaia di milioni di euro l'anno.

Gli sviluppi del Wi-Fi passivo Prima di far sbarcare il Wi-Fi passivo sul mercato, però, gli studiosi della University of Washington dovranno risolvere alcune problematiche che affliggono la tecnologia sperimentale. Primo fra tutti, la velocità di connessione. Il backscatter, infatti, assicura una velocità di connessione paragonabile alle prime versioni del protocollo IEEE 802.11: lo scambio di dati avviene a una velocità massima teorica di 11 megabit al secondo. Sufficiente per competere con la tecnologia Bluetooth, assolutamente inadeguato per i moderni applicativi web e di Rete utilizzati da miliardi di persone in tutto il mondo.


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